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MONTEVARCHI (AR) - Ha mancato gli appuntamenti piu' importanti, ma e' stato senza ombra di dubbio la rivelazione toscana dell'anno. Parliamo di Jacopo Menchetti, senese di Montepulciano, che nel 2010 e' stato capace di aggiudicarsi la speciale classifica regionale di Ciclismo.info. Lo abbiamo incontrato, sereno e rilassato, in occasione del primo raduno del Gs Olimpia Valdarnese.

Jacopo, nel 2010 ti sei fatto conoscere grazie a ben nove vittorie. A dicembre dell'anno scorso ti saresti aspettato questo strepitoso successo?
Non lo aspettavo cosi' grosso!
E come lo spiegheresti?
Il merito e' sicuramente della preparazione, che ha dato buoni frutti grazie soprattutto all'affiatamento fra noi compagni e gli allenatori (Giuliano Germani e Francesco Sarri, ndr). Ho sempre dato tutta la grinta possibile per rendere orgogliosa la squadra di me.
Possiamo chiederti perche' da Montepulciano, nella frazione Acquaviva per la precisione, hai deciso di gareggiare con l'Olimpia?
Fino alla G4 ho corso nella Pol. Albergo Del Tongo, poi ci sono state vicende spiacevoli che mi hanno costretto ad abbandonare la squadra. Ma sono contento della scelta perche' in quattro anni mi sono affezionato a tutto lo staff, soprattutto a Renato Sassarelli (il segretario, ndr).
Nel tuo palmares compare anche un titolo toscano su pista. Hai intenzione di continuare l'attivita'  nei velodromi?
La pista non l'abbandonero' perche' insegna molto. Anzi, da allievo ci sara' modo di provare altre specialita', come l'inseguimento, e non vedo l'ora.
Cosa ne pensi della crisi regionale del settore pista?
Al nord ci sono molte piu' piste rispetto che qui in Toscana, e richiedendo molto allenamento e' logico che chi ha il velodromo sotto casa e' avvantaggiato.
La dote atletica che apprezzi di te stesso?
Per ora mi sono fatto notare come velocista... ma solo perche' le gare finiscono sempre in volata! Mi voglio allenare per diventare un passista-scalatore, per questo faro' anche le cronometro.
Temi il passaggio di categoria?
E' normale avere paura, pero' non ne ho piu' di tanta. Guardando gli ordini d'arrivo mi sono accorto che anche i primi anno possono far bene.
E qual e' quindi la gara che sogni di vincere da allievo?
L'Eco di Bergamo.
Sappiamo che per te la bici e' una passione davvero intensa, e non solo uno sport. Ma nella vita cosa fai oltre a cio'?
Per fortuna ho molti altri hobby. Mi piace leggere, mi piace l'arte e anche la fotografia. Anche se...
Anche se?
Studiando al liceo classico, ho poco tempo libero visto che la scuola mi impegna almeno due ore ogni pomeriggio.
E riesci a conciliare ciclismo e studio?
Me la cavo. Il liceo e' impegnativo, pero' mi piace studiare e del resto non riesco a immaginare la mia vita senza la mia bici.
Sei geloso della tua bicicletta?
Piu' che geloso! Amo vederla pulita e in ordine. Fin dalla prima bici che mi venne regalata, una Bianchi come quella di Daniele Bennati.
Bennati e' il tuo idolo?
Mah, diciamo che per noi giovani tutti i professionisti sono idoli. Comunque, il modello assoluto per me e' Fabian Cancellara.


Luca Trippi